Partito dalla Terra con la mia sonda Unusuality (ve ne parlerò, è fantastica!), dopo cinque minuti di viaggio (alla velocità della luce, ovviamente) raggiungo Mercurio, il Pianeta del nostro sistema solare più vicino al Sole.
È anche il pianeta più piccolo: il suo diametro di 4.880 km lo rende più minuto di alcuni satelliti naturali di Giove e Saturno e di poco più grande della nostra Luna (che ha un diametro di 3.474 km).
Sul lato notturno fa freddo, ci sono -180 °C, ma se mi spostassi sul lato illuminato ce ne sarebbero +450 °C!
Ha un’orbita molto ellittica e il suo anno dura solo 88 giorni terrestri. Considerato che una sua rotazione dura 59 giorni, (è un po’ faticoso lavorare un giorno intero laggiù) mi salta all’occhio una caratteristica curiosa: ogni 3 giorni mercuriani passano esattamente 2 anni mercuriani!
Visivamente non è tanto affascinante (anche se alcune sue inspiegabili fluttuazioni dell’orbita fanno tuttora discutere gli astronomi) per cui parto verso la prossima fermata: Venere.
Vai Unusuality, alla velocità della luce, sempre!